Una vera corazzata, pronta ad arricchire il già folto palmarès della Reggiana Boxe Olmedo. Non è mai accaduto che alle finali dei Campionati italiani under 22 da Reggio partissero in sette atleti. Sette stelle della società granata guidata dal presidente Emiliano Martinelli e dal direttore sportivo Luca Quintavalli, che potenzialmente potrebbero tutti andare a medaglia. La convocazione è arrivata nei giorni scorsi e, oltre alle medaglie, quel ring che sarà allestito a Mondovì (Cuneo) dal 27 settembre al 1 ottobre, sarà anche il palcoscenico in cui esibirsi per poter sperare in una chiamata in maglia azzurra.
A Mondovì andranno i seguenti atleti reggiani: Enrico Bezzi (63,5kg), stessa categoria del campione italiano Giannotti, per la prima volta in élite; Andrea Gerri (71kg), coriaceo pugile molto amato a Reggio e al secondo anno ai campionati italiani, Alfred Commey (80kg), attuale campione europeo under 22 e vicecampione assoluto, atleta della Polizia di Stato e talento purissimo in casa Reggiana Boxe, Annalaura Demuru (60kg), già medaglia d’argento degli Italiani dell’anno scorso e anche lei già convocata per i concentramenti della nazionale femminile, Giacomo Giannotti (63,5kg), fenomenale pugile del Mirabello che ha già ottenuto il titolo di campione italiano sia dell’under 22 sia degli assoluti; Samuel Serradimigni (67kg), con una trentina di match all’attivo, per lui è il primo anno agli Italiani e potrà fare bene; Michel Vescovini (52kg), da cui il tecnico Michael Galli si aspetta molto, dato che l’anno scorso ha ottenuto il bronzo agli assoluti ma nella categoria dei 54 kg, mentre in quella inferiore potrà comportarsi ancora meglio.
“Vedere così tanti pugili vestire i colori granata ai campionati italiani, non inorgoglisce soltanto noi della Reggiana Boxe Olmedo, ma credo anche tutta la città – commenta il presidente Emiliano Martinelli – Questa è la dimostrazione concreta di ciò che la stessa federazione ci ha riconosciuto: siamo la società italiana con il vivaio più interessante, tutto grazie al grande lavoro del nostro staff tecnico. E a maggior ragione il trasferimento a fine anno all’ex Mangimificio Caffarri ci permetterà di fornire ai nostri giovani atleti una struttura più adeguata, spazi ampi e più attrezzature con cui allenarsi. Oltre a permetterci di accettare più iscrizioni, che ora sarebbe difficile fare nella palestra del Mirabello, diventata davvero troppo piccola per noi”