SETTECENTO PERSONE HANNO ASSISTITO AI CAMPIONATI REGIONALI YOUTH: D’ANGELO STACCA IL PASS PER GLI ITALIANI
Uno show di pugilato con i giovani talenti della Reggiana Boxe tutti impegnati sul ring, escluso quei pochi che proprio questa settimana partiranno per i campionati italiani élite. La tre giorni che ha animato il PalaFanticini (più di 700 spettatori paganti, trenta match in totale) ha decretato i più bravi boxeur under 18 (youth) della regione, che andranno a Lecce per giocarsi il titolo italiano a fine ottobre. E vestiti in colori granata saranno tre a partire per il Salento: Erlond Morina, già tre volte campione italiano della sua categoria, Giuseppe Carotenuto, per la prima volta approdato a questo successo, e infine Emanuele D’Angelo, che proprio sabato sera ha staccato il suo pass per i campionati italiani. Soltanto lui, infatti, ha trovato avversari disposti a salire sul ring in regione, mentre Morina e Carotenuto hanno passato le prove regionali senza sferrare un colpo. Ricchissimo poi il vasto programma di match fuori torneo andati in scena al Palahockey, che ha visto salire sul ring anche alcuni debuttanti assoluti. Da segnalare in particolare la prova di carattere della giovane Anna Mazzieri, la prima under 14 arrivata a combattere nella storia della Reggiana Boxe, che si è aggiudicata un match ostico mostrando colpi rari per quell’età. Una creatura del coach Michael Galli, visibilmente in tensione durante quelle tre brevi e sapide riprese (nell’under 14 durano 1’30” a differenza dei canonici 3′).
Riassunto dei match
Venerdì è stato il giorno del debutto di Federico Conte (63 kg junior), che però ha perso nonostante qualche buon colpo forte. L’avversario più solido sulle gambe e composto. Simone Di Cicco (66 kg junior) ha avuto un andamento poco continuo, perso anche lui. Stessa sorte per Pierfrancesco Demuru (50 kg youth) poco continuo durante le azioni. Sconfitta anche per il giovanissimo Mihail Dimitriu (schoolboy 52 kg), che si è trovato di fronte un ragazzo già fisicamente più sviluppato e con diversi centimetri in più. La soddisfazione in casa Reggiana Boxe è arrivata con il match di Riccardo Figus (60 kg élite), premiato poi come miglior pugile della serata. Un incontro tutto sulla scelta di tempo, l’avversario attaccava ma Figus lo mandava a vuoto e rientrava con grande efficacia. Forse il più bel match della sua breve carriera. Altra vittoria con Dario Campanile (54 kg youth) che così si è preso una rivincita sull’avversario, già incontrato sul ring. Giuseppe Usai (71 kg élite) ha vinto prima del limite, con un ko tecnico grazie a tre conteggi. Una vittoria ottenuta fiaccando la resistenza ai fianchi dell’avversario.
Sabato è andata in scena la semifinale per l’unico reggiano in torneo, Emanuele D’Angelo (youth 63 kg): agguerrito alla corta distanza l’altro, ma Emanuele lo bloccava col jeb e faceva punteggio. Match combattuto ma gestito con le lunghe leve da D’Angelo. Adam Manai (60 kg schoolboy), un ragazzino di appena 13 anni, si è trovato contro un pugile più grande di un anno. La maggior fisicità dell’avversario ha avuto la meglio. E’ poi toccato alla debuttante Anna Mazzieri (70 kg schoolgirl), la prima a combattere in questa categoria con i colori granata. Per lei il maestro Michale Galli spende parole importanti: “E’ una ragazzina talentuosa ed ero molto teso, perché la sento come una mia creatura: l’ho presa sotto la mia ala”. Anna non ha deluso e si è aggiudicata la coppa miglior pugile della serata. Sul ring non sembrava essere una debuttante. Molto alta, con un grande allungo, ha preso subito le misure alla distanza e ha tenuto le distanze con un ottimo tempismo e annullando tutte le incursioni dell’avversaria. La giovanissima inizia già a piazzare colpi frustati, molto rari a questa età. Ha chiuso la serata il gigante Erlond Morina (86 kg youth), tre volte campione italiano, che ha combattuto fuori torneo gestendo tutto il match con esperienza grazie al durissimo jeb.
Domenica è toccato al baby Andrea Carotenuto aprire le danze, con uno sparring leggero per due bimbi di 11 anni, senza colpi. Finisce in pareggio. Emanuele D’Angelo ha potuto fare solo una ripresa della sua finale in torneo. L’altro pugile, colpito da un diretto destro, si è tagliato, ma l’arbitro non ha visto e ha fatto contare i punti come se fosse una ferita accidentale. In ogni caso era evidente già a quel punto il vantaggio del reggiano: campione regionale quindi. Fuori torneo è salito sul ring poi Raphie Osekwe (71 kg élite), pugile coriaceo contro un boxeur molto alto di Rimini. Raphie provava a entrare alla corta distanza piazzando ottimi colpi e fermando le azioni dell’altro incrociando col gancio: vittoria netta. Due pareggi stretti per Raul Barosi (60 kg junior, che ha comunque imposto il match alla corta distanza, e Iliass Maimi (60 kg junior) molto tecnico e quasi sempre in attacco. Rosalba Marcone (66 kg élite) non ha avuto grossi problemi, grazie al suo gioco d’anticipo, ad aggiudicarsi nettamente il match. Shota Natsarashvili (70 kg junior) si è confrontato con un pugile duro di Brescia, che rimaneva alla corta distanza per pressarlo. Shota ha fatto un bel passo in avanti perché riusciva a parare, schivare e soprattutto guardare dove mettere i colpi, che a questa età è importante. Miglior pugile dell’ultima serata. Dario Marku (66 kg junior) il primo dei due talenti di casa Marku: match tutto sulla scelta di tempo, fantastico vedere un ragazzino di 14 anni combattere come un professionista. Vittoria scontata. Tocca poi ad Alesio Marku (63 kg junior) confermare la dote del sangue: una guerra sulla corta distanza, con grande repertorio di colpi per quell’età. L’altro pugile, uno dei più dotati a livello italiano, reggeva comunque il passo del fenomeno della Reggiana Boxe. Chiude la tre giorni Lorenzo Cavatorta (71 kg élite), che ha affrontato il match troppo con le mani basse, fermandosi alla corta distanza: sconfitta.