Il talento non è passato inosservato. Il mancino ventunenne Alfred Commey, cresciuto al Mirabello sotto la direzione del maestro Michael Galli, è entrato ufficialmente nel gruppo sportivo Fiamme Oro della Polizia di Stato. Un riconoscimento riservato soltanto agli atleti italiani di maggior valore, indicati espressamente dal Coni come “atleta di interesse nazionale”. E non potrebbe che essere così per il guantone della Reggiana Boxe Olmedo, che soltanto nel 2022 è riuscito a strappare il titolo europeo Under 22 e la medaglia d’argento (in un match equilibratissimo) agli Europei assoluti. Di fatto, il miglior pugile italiano della sua categoria, gli 80 kg. Essere entrati nelle Fiamme Oro, oltre all’orgoglio di poter rappresentare lo Stato italiano con una divisa ufficiale, è anche un’opportunità di potersi dedicare allo sport con la tranquillità di uno stipendio garantito, in vista di una possibile convocazione per le Olimpiadi 2024.
Commey ha iniziato a boxare soltanto nel 2018, ma fin da subito la sua struttura fisica e la capacità d’apprendimento dei movimenti sul ring lo hanno portato tra gli agonisti. La crescita è stata fulminea. Con uno score di 49 match (di cui 42 vittorie, 2 pareggi e 5 sconfitte) accumulato in soli 4 anni, Commey è diventato una delle punte di diamante della Reggiana Boxe Olmedo. Nel 2021 il primo grande successo con la vittoria del titolo italiano Under 22, seguito a ruota dal trionfo al trofeo di Sarajevo con la nazionale e poi dalla medaglia d’oro ai Campionati Italiani Assoluti. Nel 2022 poi il capolavoro: l’oro agli Europei under 22 e l’argento agli Europei assoluti. La scorsa settimana Commey ha poi partecipato a un torneo internazionale a Marrakesh (Marocco) con i colori della Nazionale. E’ riuscito a dominare l’incontro contro il campione asiatico attuale, quarto al mondo nel ranking internazionale, per trovarsi poi sul ring contro probabilmente il più forte boxeur vivente della sua categoria: il cubano due volte campione olimpico (2016 e 2020) Arlèn Lopez. Commey ne è uscito sconfitto, ma fortemente motivato dopo aver tenuto il ring contro un pugile 10 anni più esperto e che rappresenta l’olimpo della nòble art.
Michael Galli, suo maestro e amico, non ha alcun dubbio sulle potenzialità di Commey, che secondo lui sono ancora in parte inespresse: “E’ un ragazzo che di fatto ha appena cominciato. E da lui mi aspetto una medaglia olimpionica, perché può farlo e lo ha già dimostrato agli Europei. Questo per lui è solo l’inizio, perché poi mi aspetto una carriera brillante anche da professionista. Di fatto a lui manca quell’esperienza necessaria per esplodere definitivamente, che otterrà quando diventerà professionista. Vedrete…>