Più che una vittoria, è un trionfo per ko. La Federazione Pugilistica Italiana ha pubblicato nei giorni scorsi la classifica 2022 di merito delle 1.060 società italiane, quella che in sostanza si può considerare come il campionato italiano tra società. E a svettare in testa alla classifica, davanti alle blasonatissime palestre laziali e partenopee, per la prima volta nella storia c’è una realtà emiliana: la Reggiana Boxe Olmedo. Con un distacco impressionante di 305 punti sulla seconda, la società guidata dal presidente Emiliano Martinelli e dal direttore sportivo Luca Quintavalli ha totalizzato la cifra record di 1.379 punti.
A comporre questo quadro hanno contribuito tanti fattori: contano infatti sia le medaglie conquistate dai vari pugili (dilettanti e professionisti) nelle varie riunioni organizzate in tutta Italia, sia il numero di kermesse pugilistiche organizzate in casa dalle società; particolarmente importante anche la quantità di tesserati amatori raccolti dalle società, che a Reggio ha superato già i 500 iscritti, un dato considerato come cartina tornasole della reale crescita del movimento pugilistico. In seconda posizione troviamo la famosa Boxe Latina, mentre il terzo posto sul podio è occupato dalla Boxe Vesuviana, che conta tra i propri atleti anche il bronzo olimpico Irma Testa. Il risultato è il coronamento di un 2022 di successi sia a livello giovanile che senior, oltre alle convocazioni in maglia azzurra arrivate per i tanti talenti cresciuti al Mirabello.
Il presidente Emiliano Martinelli commenta così il successo: “Un risultato straordinario. Vedere concretizzati nella vittoria del nostro “scudetto” tutti gli sforzi per gestire al meglio la società, organizzare manifestazioni sportive di rilievo e permettere a tecnici e pugili di esprimersi al meglio, ripaga dell’impegno e delle difficoltà che un presidente incontra ogni giorno. Il merito di questo risultato va senz’altro in primis ai maestri Galli e Manca e ai loro ragazzi de Mirabello. Su tutti De Bianchi, Commey, Giannotti, Vinciguerra e le tre ragazze che ci hanno fatto volare agli assoluti, Marcone, Demuru e Vescovini. Un plauso e un ringraziamento è doveroso farlo a quella parte di città che ci sostiene e ci permette di raggiungere questi risultati: gli sponsor Olmedo, Alutec, Mecart, Giglio, Menabo, Stefano Tende, Euroform. Un deciso ringraziamento anche all’amministrazione comunale, in particolare all’Assessore Curioni, e alla fondazione per lo sport del Presidente Rozzi per il supporto e l’impegno nei nostri confronti che non è mai venuto a mancare. Infine vorrei citare come persone insostituibili e che, pur restando un po’ nell’ombra, hanno contribuito in modo indiscutibile a questo successo: il gruppo dirigenti di Reggiana Boxe, il vice presidente Marco Barba, la segretaria Mila Mussini, il consigliere Luisa Santoro e il granitico DS Luca Quintavalli, cosi come il nostro Presidente Onorario Sergio Cavallari con i suoi preziosi consigli. Nell’anno del centenario del pugilato reggiano, abbiamo scritto una pagina mai scritta prima d’ora. Un successo che affonda le sue radici, appunto, nei precedenti 100 anni di vittorie, sconfitte, rinascite e grandi imprese. Ora guardiamo al futuro con rinnovato entusiasmo e nuove prospettive per il pugilato reggiano”.
Entusiasta il direttore sportivo Luca Quintavalli, patron di Olmedo: “Stiamo vivendo un sogno, così tanto desiderato da non sembrare vero: ancora non ci credo. Festeggiare i 100 anni di boxe a Reggio, fregiando la città del Tricolore del titolo più ambito da oltre 1060 società d’Italia, non può che rendere orgoglioso ogni reggiano di appartenere a questa città. Siamo reggiani, batteteci le mani!”