Il Natale arriva in anticipo per la Reggiana Boxe Olmedo. Quattro medaglie ai Campionati italiani assoluti sono un record nel panorama pugilistico dello Stivale. Un oro, due argenti e un bronzo: questo il bottino dei leoni granata che sono saliti sul ring di Gallipoli durante la settimana. La truppa femminile ha brillato ancora una volta, con le tre leonesse Michel Vescovini (54 kg), Annalaura Demuru (60 kg) e Rosalba Marcone (66 kg) tutte a medaglia. Strepitoso risultato del baby-campione italiano under 22 Giacomo Giannotti (63,5 kg) che diventa anche oro italiano degli assoluti. Con questa prestazione e la doppietta aurea, Giannotti non lascia spazio ai dubbi per la convocazione azzurra per i Campionati europei under 22 del 2023, avendo battuto anche tutti gli sfidanti più esperti. Unica grossa delusione Arnaldo Marku (57 kg), escluso subito dal torneo al primo giorno dopo una prestazione sottotono, con pochi colpi portati e nessuna grinta tra le corde.
E’ ancora una volta Giacomo Giannotti a svettare sul podio. Il fenomeno del Mirabello ha incantato il pubblico alternando scontri sulla cortissima distanza con una boxe ragionata e “sui colpi”, a seconda delle caratteristiche fisiche e tecniche degli avversari. Grazie a un fiato da maratoneta ha sfiancato i campioni regionali saliti sul ring fino all’impresa della finale. Il brianzolo Gerardo Scalcione, 25 anni, dieci centimetri in più d’altezza e 112 match alle spalle, ha tenuto Giannotti a distanza nella prima ripresa, colpendolo in uscita dalle corde con potenti ganci. Ma dalla seconda ripresa il pugile reggiano (31 match e 21 anni) si è fatto piccolo e veloce e ha pressato senza sosta il campione lombardo. Con combinazioni potenti è riuscito ad entrare e a far perdere due volte il paradenti all’avversario, che da quel momento in poi ha solo subito. Il verdetto è stato unanime: Giannotti è il miglior pugile italiano della categoria 63,5 kg.
Menzione d’onore per l’incredibile prestazione di Rosalba Marcone, 34 anni e tra le corde soltanto da 3, eppure in grado di andarsi a prendere l’argento della categoria. Marcone, passata come testa di serie direttamente alle semifinali, ha surclassato la campionessa piemontese Matilda Sala. Si è subito imposta con il suo carattere, spingendosi sempre avanti e costringendola a scappare tra le corde. In finale ha però incontrato Angela Carini, argento ai mondiali 2019 e orgoglio delle Fiamme Oro, che ha gestito il match d’esperienza. Un’impresa comunque brillante quella della Marcone, inimmaginabile alla vigilia.
Annalaura Demuru è l’altro argento della Reggiana Boxe Olmedo. La terribile bionda del Mirabello ha affrontato sfidanti più forti fisicamente, ma meno preparate sulle scelte di tempo. Rapida nei movimenti, mandava costantemente a vuoto le avversarie giocando sul piede perno. Anche lei si è trovata in finale davanti a una campionessa della squadra della Polizia: Daniela Golino.
Michel Vescovini, brevilinea naturale, ai quarti di finale ha sfidato alla corta distanza la marchigiana Alessia Corradetti, riuscendo a sfuggirle continuamente. Tutte e tre le riprese assegnate alla reggiana, che così è passata alla semifinale con Sirine Chaarabi, anche lei delle Fiamme Oro. Sconfitta, ma comunque medaglia di bronzo.