Sudore e concentrazione, lo sguardo rivolto al centro del ring e le mani indaffarate del cutman che tampona le ferite sul volto. Uno scatto con dentro tantissima boxe, con protagonista una atleta della Reggiana Boxe Olmedo, è stato scelto per un premio internazionale di fotografia tutto al femminile: Women in Sports International Photo Awards. La foto, che ritrae l’agonista Michel Nicol Vescovini, è una delle tante scattate dalla professionista Silvia Casali, fotografa ufficiale della società pugilistica reggiana, che pochi giorni fa è volata a Taipei (Taiwan) perché scelta come seconda classificata. Una sorpresa anche per la stessa Casali, che in un modo un po’ fortuito era stata contattata dagli organizzatori del premio internazionale.
“Mentirei se dicessi che il premio ricevuto non è importante per me. Lo è ma non solo per il valore del premio e per tutto quello che potrà conseguirne a livello professionale. Questo concorso è nato per dare risalto alle atlete – di qualsiasi livello – e alle donne che hanno fatto della fotografia sportiva la loro professione, alle quali non vengono ancora date le stesse opportunità offerte ai colleghi maschi. Le discriminazioni ci sono, il sessismo c’è e noi dobbiamo fare i conti con queste problematiche ogni volta che scendiamo in campo. E anche quando siamo in campo, la possibilità di sentirsi dire “Ma cosa vuoi fare tu che sei una donna” o sentirsi urlare le peggior cose dai tifosi c’è”.